La chiesa di Santa Maria delle nevi di Siviglia, più conosciuta come Santa Maria la Banca, si trova nella zona storica denominata della “Judería”, nell’asse formato da calle San José e Santa Maria la Blanca, e fu una sinagoga edificata nel XIII secolo. Nel 1391, dopo la strage e la conversione forzata degli ebrei, fu trasformata in chiesa cristiana, e venne poi ricostruita a metà del XVII secolo, grazie al finanziamento di Justino de Neve y Yébenes.
Oltre a questa notevole evoluzione storica e all’interessante patrimonio artistico conservato al suo interno, il tempio risalta per essere uno degli insiemi più belli dell'architettura andalusa del primo barocco. La sua pianta, semplice, acquisisce un dinamismo tensionale e una ricchezza cromatica tipicamente barocchi, grazie ai gessi di turgidi volumi e ai dipinti murali che decorano l’interno della chiesa. È la sede della Confraternita del Rosario di Nostra Signora delle Nevi. Il tempio presenta una pianta rettangolare, con un prolungamento del capocroce e dei corpi, sempre rettangolari, addossati al muro dell’Epistola. Internamente presenta tre navate divise in sei rami da 10 colonne toscane di marmo rosso. Sopra le colonne si stagliano archi a mezzo punto che sostengono volte a botte con false lunette nella navata centrale e volte a crociera nelle navate laterali. Sugli ultimi due rami della navata centrale, di fronte al presbiterio, si eleva una cupola illuminata da due oculi laterali. Lo spazio del presbiterio è coperto da una volta a botte con lunette.
Questa chiesa era un’antica sinagoga.
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Calle Santa María la Blanca, 5